In tutti questi mesi il prof. Curreri ha mantenute aggiornate le tabelle degli spostamenti di deputati e senatori da un gruppo all’altro iniziati all’indomani delle elezioni del 2018. Come si può vedere, il Parlamento che – con l’integrazione dei rappresentanti delle regioni – si avvia a eleggere il nuovo Capo dello Stato è assai diverso da quello eletto dai cittadini italiani nel 2018. Verrebbe da chiedersi quale legittimazione politica esso abbia: è opportuno che un Parlamento trasformista elegga un Presidente che rimarrà in carica sino al 2029, quando esso stesso dovrà essere rieletto, al più tardi, all’inizio del 2023? Non sarebbe meglio che il nuovo Presidente fosse eletto dal nuovo Parlamento?
trasformisti
La rossa Bologna
cambia colore
di Giovanni De Plato
Dopo il voto delle primarie, l’elezione a segretario di Matteo Renzi e la nomina della nuova segreteria del Pd, si può dire che la federazione di Bologna, la più rossa dell’Occidente, e quella dell’Emilia Romagna, la regione più di sinistra nel governo locale, stanno cambiato colore e avranno nuovi leader.