Nel corso del suo intervento in Aula (22 febbraio) per motivare il voto contrario di Liberi e Eguali sul conflitto di attribuzioni del Senato contro la Procura di Firenze, il sen. Grasso ha sostenuto la legittimità dell’operato di quest’ultima. A suo dire, infatti, benché l’art. 68.3 Cost. preveda che il giudice debba essere autorizzato dalla camera di appartenenza per sottoporre un parlamentare “ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza”, l’autorità giudiziaria non era tenuta a chiedere la preventiva autorizzazione del Senato per sequestrare la corrispondenza tramite mail e messaggi WhatsApp tra il sen. Renzi ed un terzo (Carrai), estraendola dal cellulare di questi.
renzi
Si scioglierà il gruppo parlamentare Italia Viva – P.S.I. al Senato?
Indipendentemente da quelle che saranno le decisioni del sen. Nencini, il problema della permanenza al Senato del gruppo parlamentare Italia Viva – P.S.I. solleva sin d’ora interessanti questioni interpretative sulla normativa vigente in tema di costituzione, permanenza e scioglimento dei gruppi parlamentari.
Responsabili, costruttori ed emergenze
A proposito di fondazione di partito, diritto privato e giudice penale
Il diritto privato ha offerto su di un piatto di argento alla politica strumenti apparentemente dignitosi per il perseguimento di scopi che spesso non lo sono.
Una crisi (in)spiegabile e la strada del voto anticipato
Alla fine, la crisi è arrivata. Dopo settimane di venti minacciosi, la burrasca si abbatte sul sistema istituzionale italiano e il sentimento generale si muove fra lo sgomento, il fastidio e la rassegnazione.
Renzi e il governo parlamentare
di Roberto Bin
Poche sono le regole formali del governo parlamentare. Sostanzialmente una: il Governo deve ottenere la fiducia delle Camere e resta in carica finché le Camere non gliela tolgono con un voto palese. Nel nostro sistema costituzionale il voto di fiducia e il voto di sfiducia sono mozioni parlamentari che devono essere approvate a maggioranza semplice: basta un voto per il SI in più dei voti per il NO e la mozione è approvata.
È ancora consentito a un costituzionalista di esprimere il suo pensiero su fatti ed espressioni della Politica?
L’interrogativo del titolo può essere inteso come retorico, ovvero provocatorio. Non è il caso qui di nessuna delle due ipotesi. È che se si scrive un libro, nessuno può ostacolare l’espressione del pensiero. Se, invece, trattasi di argomenti che non meritano lo sforzo massimo, si deve trovare un sito o una rivista ospitante.
Nascita e morte di un partito televisivo
«Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale»:
La mancata difesa del segretario meno amato dalla sinistra
di Giovanni De Plato
Lo psicoanalista Massimo Recalcati in un lungo articolo su la Repubblica, lunedì 17 luglio, si occupa delle ragioni che fanno covare un “odio” smisurato per il segretario Pd e dei perché della mancata elaborazione del “lutto” che porta la sinistra ad essere rancorosa. Si direbbe una difesa di parte, troppo appassionata per essere oggettiva e poco credibile per le categorie analitiche utilizzate.
La rossa Bologna
cambia colore
di Giovanni De Plato
Dopo il voto delle primarie, l’elezione a segretario di Matteo Renzi e la nomina della nuova segreteria del Pd, si può dire che la federazione di Bologna, la più rossa dell’Occidente, e quella dell’Emilia Romagna, la regione più di sinistra nel governo locale, stanno cambiato colore e avranno nuovi leader.
Intercettazioni: non ci resta che pubblicare
di Antonio Ramenghi
Rispondo alla stimolante replica di Roberto Bin al mio editoriale sul tema delle intercettazioni e della loro pubblicazione.
Sui casi Lillo-Renzi
e De Bortoli-Boschi
di Antonio Ramenghi
Conosco Marco Lillo del “Fatto quotidiano” da tanti anni. L’ho visto al lavoro all’Espresso” nei dieci anni in cui sono stato vicedirettore del settimanale. Lillo è un ottimo giornalista e anche in questo ultimo episodio che lo vede autore dello scoop sulla telefonata tra i Renzi, padre e figlio, ha semplicemente fatto il suo mestiere.