di Valentina Pupo *
Un recente caso di cronaca giudiziaria riporta alla ribalta la questione della compatibilità con l’attuale assetto costituzionale di talune fattispecie di vilipendio politico, contro la Repubblica, la nazione italiana e le istituzioni dello Stato, in particolare per il loro asserito contrasto con l’art. 21 della Costituzione, che, com’è noto, prevede il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.