Nereo Rocco, dopo la clamorosa vittoria del suo Milan sull’Atalanta per 9 a 3, dichiarò che più che essere soddisfatto per i nove gol fatti, era preoccupato per i tre subiti. Così, concluso il primo ciclo di audizioni informali dei costituzionalisti presso la Commissione Affari costituzionali del Senato sulle proposte di riforma costituzionale presentate dal sen. Renzi (n. 830) e dal Governo (n. 935), entrambe dirette ad introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, più che concentrarsi sulla messe di critiche piovute da quasi tutti gli auditi (incluso chi scrive), vale la pena piuttosto affrontare le lodi ricevute da (invero pochi) colleghi.
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Sette pensieri sul premierato infantile
Oggi non possiamo sapere se e quando il disegno di legge di riforma costituzionale che va sotto il nome di premierato elettivo andrà in porto. Oggi sappiamo – non è passato nemmeno un mese dalla sua presentazione – che non gode di buona stampa. Gli aggettivi denigratori si sprecano. Confuso, contraddittorio, torbido, pericoloso, autoritario, eversivo e decine altri, anch’essi assai poco lusinghieri. Se non è un record, poco ci manca.
Sulla misteriosa sparizione della “scheda unica” dal ddl costituzionale sul “premierato”
Nel comunicato-stampa del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2023 si legge che il ddl governativo approvato “introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda” (corsivo aggiunto).
Una riforma da ridere
di Roberto Bin
Ho stentato a mettermi a scrivere un commento alla “madre di tutte le riforme” perché mi sembrava tempo perso. Non che non sia grave che il Governo proponga una revisione costituzionale così mal fatta, ma è il testo stesso a suscitare più ilarità che interesse.
Premier eletto e sovranità popolare
Non è mai indifferente il modo in cui la sovranità popolare si atteggia in una carta costituzionale e in una legge elettorale. Il modo di manifestarsi della sovranità incide sulla forma di governo e sulla struttura democratica dello Stato.