Nel dare conto della complessa vicenda Taricco, e della sua ultima tappa nel momento in cui si scriveva (2017), si era sottolineata la «mano tesa» posta dalla Corte di giustizia alla Corte costituzionale:
frodi
I paradossi della vicenda Taricco
La sovranità limitata in favore dell’UE e ‘controlimitata’ in favore della Costituzione
La nostra Corte costituzionale (ord. n. 24/2017) ha chiesto alla Corte di giustizia UE di tornare sui suoi passi e spiegare se, nella decisione sul caso Taricco, essa abbia davvero imposto ai giudici italiani la disapplicazione delle norme penali di favore in materia di frodi sull’IVA per effetto dei vincoli derivanti da una disposizione del Trattato (art. 325 TFUE), o non abbia, piuttosto, inteso lasciare ai giudici nazionali la valutazione circa il grado di ‘tollerabilità costituzionale’ che l’applicazione diretta di quella disposizione europea comporta.