di Roberto Bin
Che il Presidente del Consiglio (Meloni), un Vice Presidente (Salvini), e “autorevoli” senatori (Gasparri, Speranzon) e deputati (Donzelli) di maggioranza possano attaccare le “toghe rosse” e i “magistrati comunisti” che fanno “opposizione giudiziaria” al Governo (Crosetto) è una cosa scandalosa di per sé. Sembra che si sia importato in Italia un modo di “esternare” il proprio pensiero politico che emula la dissennata campagna elettorale di Donald Trump. Ci sarebbe una sola parola per qualificare questi eccessi del linguaggio politico in bocca di chi ricopre ruoli istituzionali: vergogna!