La Regione Veneto aveva approvato una legge (legge 12 aprile 2016, n. 12) che, modificando la propria precedente disciplina urbanistica e di tutela del paesaggio, aveva introdotto alcune norme che affidavano alla Regione stessa e ai Comuni il compito di fissare «i criteri e le modalità per la realizzazione di attrezzatture di interesse comune per servizi religiosi» – realizzazione da parte degli organi dei singoli culti religiosi.