Proprio nel luglio 2012 il Draghi del whatever it takes ammonì i mercati (cioè gli speculatori) che se non avessero cambiato registro, lui li avrebbe rimessi in riga con i potenti mezzi della BCE da lui guidata. Anche se molti lo ritennero un bluff ben congegnato, i mercati (cioè gli speculatori) preferirono non andare a vedere le carte dell’autorevole banchiere centrale.
crisi di governo
Pazza crisi
Si può leggere la crisi di governo alla luce delle anomalie istituzionali che segnano il quadro.
Se Mattarella perdesse la pazienza…
Se fossimo un Paese di gente seria avremmo una strada chiara da seguire per risolvere il minuetto della crisi di governo. Una strada non convenzionale, che uscisse dalle piste tracciate dalla prassi dei partiti che giocano a rimpiattino, con la goffa agilità degli elefanti che danzano in equilibrio sul filo.
Il mandato esplorativo e le opzioni in campo
Al termine delle consultazioni, il Presidente della Repubblica ha ricevuto ieri il Presidente della Camera Roberto Fico e gli ha conferito un “mandato esplorativo”, affidandogli il compito di verificare se possa ancora darsi una maggioranza politica composta dai gruppi parlamentari che sostenevano il governo precedente.
Il minuetto della politica e le strade costituzionali per uscire dalla crisi
L’insopportabile minuetto delle forze politiche della maggioranza parlamentare che ha sostenuto il II Governo Conte (dimessosi per evitare
La crisi del governo Conte II: forme e tempistiche
La crisi di governo che ci apprestiamo a seguire presenta, almeno nelle prime fasi, alcune interessanti questioni.
Responsabili, costruttori ed emergenze
Una crisi (in)spiegabile e la strada del voto anticipato
Alla fine, la crisi è arrivata. Dopo settimane di venti minacciosi, la burrasca si abbatte sul sistema istituzionale italiano e il sentimento generale si muove fra lo sgomento, il fastidio e la rassegnazione.
Renzi e il governo parlamentare
di Roberto Bin
Poche sono le regole formali del governo parlamentare. Sostanzialmente una: il Governo deve ottenere la fiducia delle Camere e resta in carica finché le Camere non gliela tolgono con un voto palese. Nel nostro sistema costituzionale il voto di fiducia e il voto di sfiducia sono mozioni parlamentari che devono essere approvate a maggioranza semplice: basta un voto per il SI in più dei voti per il NO e la mozione è approvata.
Crisi di governo e “surrealismo istituzionale”
Si può rivoluzionare un genere artistico senza esserne consapevoli o senza conoscere appieno canoni e regole dello stesso.
Il fascismo (storico) non tornerà ma la democrazia (costituzionale) non può resistere a tutto
di Alessandro Morelli
Qualche giorno fa Matteo Salvini ha chiesto agli italiani “pieni poteri” per poter così realizzare quanto promesso di fare in campagna elettorale, “fino in fondo, senza rallentamenti e senza palle al piede”.
La crisi balneare in Parlamento: finalmente un cambiamento del “governo del cambiamento”?
di Fabio Ferrari
Al di là di ogni valutazione su merito e opportunità, se veramente la crisi di governo sarà portata in Parlamento, e lì pubblicamente discussa e formalizzata con un voto di fiducia, non si potrà che compiacersene.