La Corte di cassazione è tornata a pronunciarsi sull’ambigua e discussa categoria degli atti politici. Lo ha fatto in un caso singolare, che da tempo richiama l’attenzione dei media. Si tratta della curiosa vicenda della concessione della cittadinanza onoraria all’ex Presidente del Brasile Jair Bolsonaro da parte del Comune di Anguillara Veneta: un atto già controverso alla sua origine e nuovamente contestato anche negli ultimi mesi.
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L’atto politico è sempre insindacabile?
L’atto politico è sempre e comunque per sua natura insindacabile? Questo è il nocciolo della questione. Chi risponde affermativamente a tale interrogativo, comprensibilmente guidato dalla preoccupazione di affermare la prevalenza delle ragioni della politica sulla magistratura, si espone però
La sindacabilità giudiziaria dell’atto politico. Un’aberrazione costituzionale
Entra nel vivo la questione dell’autorizzazione a procedere, richiesta dal Tribunale dei Ministri di Catania, nei confronti del Ministro dell’Interno Salvini sul caso Diciotti. Il reato contestato, sequestro di persona aggravato (si rischia dai 3 ai 15 anni di reclusione), è quantomeno dubbio. Soprattutto incongruo. Ma non è questo il tema.
Halloween! Il Caso Diciotti e il fantasma dell’atto politico
Riferisce la stampa, citando la comunicazione inviata dalla Procura di Catania al ministro Salvini, che il ritardo nello sbarco della nave Diciotti è “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti (e il 24 agosto si è riunita la Commissione europea) in un caso in cui secondo la convenzione Sar sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro“. Per questo motivo il Procuratore Carmelo Zuccaro chiede al Tribunale dei ministri di Catania l’archiviazione.