di Claudio Stefano Tani
André Schwarz-Bart (L’ultimo dei giusti, 1959, Editions du Seuil, Parigi, Ed. It. Feltrinelli 1960) ci ha raccontato che il genocidio di un popolo comincia molto prima del suo atto finale. La storia del bambino Erni Levy “morto sei milioni di volte” ad Auschwitz, a Mautausen, a Bergen Belsen e nel resto d’Europa, comincia nel 1185 quando al grido “di Dio lo vuole” la folla si sparge sul sagrato e le anime ebree rendono conto dei loro delitti a quel Dio nel cui nome, impugnando il crocifisso, il vescovo di York “prometteva salva la vita agli ebrei che avessero riconosciuto la Passione di nostro dolcissimo Signore Gesù Cristo”.