Consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento: finalmente la legge

di Ugo Adamo*

La legge approvata era attesa da decenni; finalmente l’Italia si uniforma ad altri Paesi (civili, nel senso di tutela di tali diritti) europei. Lo fa in ritardo e quindi segue tutta quella giurisprudenza (ed è ad essa conseguente) che negli anni è stata prodotta intorno al rapporto che intercorre tra libertà personale, scienza medica e sviluppo tecnologico, in particolar modo nelle fasi del fine vita (alla luce di qualche estemporanea, recente, affermazione politica, non è di certo secondario sottolineare che la materia riguarda chi è ancora in vita, sic!).

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La procedura parlamentare e il conflitto di attribuzioni sulle leggi elettorali

Pubblichiamo questo articolo del consigliere parlamentare Giampiero Buonomo perché, pur in un formato inusuale per i nostri articoli, ci pare assai rilevante per comprendere i temi che la Corte costituzionale affronterà nella camera di consiglio di martedì 12 dicembre in merito al conflitto di attribuzione sollevato da parlamentari del M5S contro le Camere di appartenenza, di cui abbiamo già scritto alcuni giorni fa.

di Giampiero Buonomo*

L’antico dilemma del diritto parlamentare gravita intorno al valore del precedente; ma forse, prima del valore, occorrerebbe porsi il problema della memoria del precedente.

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Frodi sull’Iva e il caso Taricco: la Corte di Giustizia fa marcia indietro

di Pietro Faraguna

La Corte di giustizia ha deciso oggi (5 dicembre 2017) una questione assai dibattuta e di una certa importanza, se non altro per via del giudice che l’aveva introdotta alla Corte di giustizia, ovvero la Corte costituzionale italiana. Non è infatti per nulla comune che una Corte costituzionale bussi alla porta della Corte di giustizia: la Corte costituzionale l’ha fatto soltanto tre volte, e i colleghi delle supreme giurisdizioni costituzionali di altri Stati membri non fanno ricorso assai più spesso a questo canale.

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Corte Costituzionale: c’è un nuovo giudice, ma la politica non fa il plenum

di Ugo Adamo*

Lo scorso 13 novembre Giovanni Amoroso, dopo essere stato eletto il 26 ottobre dalla Corte di Cassazione, ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assumendo, così, l’ufficio di giudice della Corte costituzionale. L’elezione si è resa necessaria a seguito della cessazione dalla carica del giudice Alessandro Criscuolo avvenuta l’11 novembre.

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La coalizione? Uno specchietto per allodole

di Antonio D’Andrea

Nel contesto parlamentare italiano, lontano da qualsiasi tradizione bipartitica e neppure predisposto a una stabile virata bipolare pur dopo il superamento della più che quarantennale legislazione elettorale proporzionale, ho sempre considerato la “vocazione maggioritaria”, sbandierata da una o più forze politiche in coalizione tra loro, un puro espediente elettoralistico.

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Più responsabilità per più autonomia

di Fulvio Cortese

L’autonomia territoriale è al centro di un rinnovato interesse. Sul piano del discorso pubblico internazionale, le ambizioni indipendentiste della Catalogna hanno spinto tutti a domandarsi se e come, all’interno di uno Stato che pure la riconosce e la garantisce, un’autonomia particolarmente qualificata possa farsi sovranità. Ma gli spunti sono tanti anche sul piano italiano. Anzi, su questo piano, che si discuta di autonomia in modo aperto e serio è ciò che ci si auspica da tempo.

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Opinione pubblica e decisione politica

di Gianmario Demuro 

1. Quali sono i legami tra l’opinione pubblica, il diritto a essere informati, il populismo e l’uso recente dei referendum? Temi in apparenza molto distanti che, invece, possono essere legati da un filo sottile, da una trama fine, da un immenso equivoco che li tiene insieme.

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Legge elettorale: il doppio effetto di una sola scheda e un solo voto

di Antonio D’Andrea

Anche chi aveva chiesto e sperato che in un soprassalto di dignità il dequalificato Parlamento della XVII Legislatura riuscisse a mettere mano ai meccanismi elettorali, dopo la doppia bocciatura avvenuta nell’arco di un triennio del giudice costituzionale (con le sentenze n. 1/2014 e n. 35/2017) sia della legge n. 270 del 2005 – il c.d. Porcellum – sia della legge n. 52 del 2015 – il c.d. Italicum –, credo che nutra più di qualche perplessità sulla soluzione apprestata dal legislatore per “armonizzare”, secondo le stesse sollecitazioni del Presidente Mattarella, i sistemi elettorali di Camera e Senato.

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Più amministrazione fa bene alla salute

di Fulvio Cortese

L’estate scorsa, in un’importante sentenza (n. 169/2017), la Corte costituzionale si è pronunciata su alcune e articolate questioni concernenti la legittimità costituzionale della disciplina sulle condizioni di erogabilità e di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale.

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La norma c’era già… ma si preferisce rendere la scuola irresponsabile

di Anna Armone

È stata annunciata dal PD e dagli organi di stampa una proposta di legge (un articolo costituito da due comma) che riconosce la possibilità ai “genitori esercenti la responsabilità genitoriale e i tutori dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione”, di autorizzarne l’uscita autonoma esonerando così la scuola dall’obbligo di vigilanza.

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