La delibera dell’8 gennaio 2020 della Corte costituzionale recante “Modificazioni alle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale” contiene importantissime novità, che potrebbero influire decisamente, anche nel breve periodo, sull’evoluzione del giudizio di costituzionalità in via incidentale.
Perché la sentenza sulla “Spazzacorrotti” non “salva i ladri”, ma applica la Costituzione
Nel commentare il comunicato stampa con cui la Corte costituzionale ha reso noto di aver deciso l’illegittimità costituzionale della legge 9 gennaio 2019 n. 3 (cd. Spazzacorrotti) nei termini di cui subito si dirà, alcuni giornalisti hanno parlato di “nuovo salva ladri”, di uno “schiaffo” ad una “norma sacrosanta”, addirittura di un “clima di Restaurazione da Congresso di Vienna all’amatriciana”.
Gli effetti della riduzione dei parlamentari. Del fare riforme senza badare alle conseguenze.
Inutilmente si cercherebbe nella discussione sviluppatasi sulla riduzione del numero dei parlamentari un approfondimento degli effetti che tale riforma avrebbe sull’organizzazione e sul funzionamento delle camere.
Prescrizione penale: lo scriteriato risentimento populista
La Costituzione (art. 111) afferma che “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge” e le norme sulla prescrizione, unite al diritto al giusto processo, sono preordinate a garantire il diritto dell’imputato a non dover subire un giudizio senza fine.
Il caso Gregoretti e le sue complesse implicazioni politico-regolamentari
Nel gioco delle parti sviluppatosi in questi giorni sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex Ministro dell’interno Salvini è forse utile, corrispondendo alle finalità di questa testata, fare un po’ di chiarezza, ricostruendo in ordine cronologico gli accadimenti così da poter poi svolgere qualche considerazione di merito.
Libertà di riunione a Bibbiano
Questa mattina il Fatto quotidiano (ma i dettagli si trovano ora anche su Repubblica.it) riporta la sorprendente notizia per cui il Questore di Reggio Emilia avrebbe chiesto alle Sardine di “fare un passo indietro” e trovare un’altra data per svolgere la manifestazione nella cittadina di Bibbiano, in Val d’Enza, in modo tale da lasciare la piazza del paese alla Lega.
Perché ciò che Sabino Cassese sostiene contro il referendum elettorale non può essere condiviso
Sostiene Sabino Cassese (cfr. I rischi che si corrono a giocare con le leggi, in Corriere della sera dell’11 gennaio 2020), che il referendum elettorale per l’introduzione dei collegi uninominali sarebbe inammissibile, perché il “furbo architetto” della proposta avrebbe confezionato un quesito mediante un collage di norme, pensate per fini diversi e, quindi, prese a caso, facendo come “Tarzan che, per muoversi velocemente nella giungla, andava con liane da un albero all’altro”.
Componenti del gruppo misto fatte nascere e morire dall’esterno: come ci siamo arrivati?
L’articolo con cui Salvatore Curreri ha sollevato la questione dello scioglimento della componente Cambiamo! – 10 Volte Meglio, all’interno del gruppo misto della Camera, ha il merito di invitare all’attenzione su un problema per nulla secondario:
Il gruppo politico etero-costituito ed etero-sciolto (le oscure vicende di “Cambiamo! 10 Volte Meglio”)
È opinione unanime, non solo in dottrina, che i gruppi politici in seno alle Camere si costituiscano e cessino per decisione dei parlamentari loro componenti. E in tal senso, invero, depongono i regolamenti di entrambe le camere.
Commissioni parlamentari acefale: una criticità da non sottovalutare
Tre commissioni parlamentari permanenti del Senato, come ricordato da un articolo del Sole 24ore del 4 gennaio, sono da diverso tempo “acefale” essendo prive del rispettivo presidente.
Approvazione del bilancio: cambiano le maggioranze, ma non le procedure
Mentre l’attenzione della politica già si sposta su altri oggetti di polemica quotidiana, è bene dire qualcosa sulla legge di bilancio 2020 da poco approvata. Non sui contenuti, ma sul ruolo che hanno svolto durante la procedura i vari attori in campo: Parlamento, Governo, maggioranza e opposizione.
64 o 65? Problemi interpretativi sulle firme necessarie a chiedere il referendum costituzionale
A detta delle cronache parlamentari, lo scorso 18 dicembre 2019 è stata raggiunto il quorum di un quinto dei membri di una camera (nel caso specifico del Senato) che l’art. 138 Cost. richiede perché le leggi di revisione costituzionale siano sottoposte a referendum popolare.