Il debito dello Stato si è mantenuto in limiti, ritenuti fisiologici, fino all’inizio degli anni ’80; poi è andato aumentando (solo in pochissime occasioni è diminuito, sempre in misura modesta) fino ad arrivare all’inizio del 2020 a più del 130% del PIL. Non si è stati in grado, o non si è voluto, utilizzare nemmeno la notevole riduzione degli oneri per interessi a seguito dell’entrata in vigore dell’euro.
Debito è asservimento – La catastrofe come orizzonte
Negli anni settanta del secolo scorso le grandi banche (Citibank e Chase) mandavano i loro agenti in giro per il Terzo mondo a convincere i dittatori locali a chiedere prestiti (il go-go banking), con tassi di interesse bassissimi, ma che si impennarono rapidamente (oltre il 20%) a causa delle dure politiche monetarie americane degli anni ottanta:
Il Governo non deve discutere con l’opposizione, se non in Parlamento
Sembra che l’appello del presidente Mattarella all’unità politica debba tradursi nel diritto delle opposizioni a essere sentite dal Governo e nel suo impegno a tenere in conto le loro proposte. Ma non è così, o quantomeno non è questa la strada indicata dalla Costituzione.
Il pasticciaccio brutto degli “assistenti civici”
I quotidiani del giorno in cui si scrive, 26 maggio 2020, danno conto di convulsi confronti all’interno dell’Esecutivo in merito all’emanando bando della Protezione civile per reclutare 60mila assistenti civici, che dovrebbero accompagnare la Fase 2 dell’emergenza Covid 19.
Il permesso di essere liberi
Per chi, come il sottoscritto, vive in un isola con tante belle spiagge ed è abituato a fruirne, è motivo di soddisfazione la recente ordinanza n. 23 del Presidente della Regione sarda, la quale finalmente ha disposto che dal 18 maggio «è consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili». La medesima formulazione è recepita nell’ordinanza del sindaco del mio comune, Sassari.
Quanto si attende per il “rilancio”?
In un momento di tale drammaticità per il Paese, il fatto che il Presidente del Consiglio avverta la necessità di spiegare i provvedimenti adottati dall’Esecutivo con conferenze stampa a reti più o meno unificate è più che comprensibile, e forse addirittura opportuno.
La crisi coronavirus come problema di geografia amministrativa
Sin dall’emergere della crisi “Covid-19” il sistema istituzionale italiano ha tentato, con esiti non sempre pienamente soddisfacenti anche tenendo conto delle difficoltà del momento, di governare la pandemia operando su una scala di tipo regionale.
Cose molto cattive sulla ribellione del Tribunale costituzionale tedesco al Quantitative easing della BCE
Molto è già stato detto e scritto sulla sentenza del Tribunale costituzionale federale tedesco (Bundesverfassungsgericht – BVerG) che ha frontalmente smentito quanto sostenuto dalla Corte di giustizia UE nel 2018 circa la legittimità del quantitative easing della BCE (in questo sito, v. Chessa).
Soft-conditionality through soft-law: le insidie nascoste del Pandemic Crisis Support
di Marco Dani e Agustín José Menéndez
Nella riunione del 8 maggio 2020, l’Eurogruppo ha dato il via libera al Pandemic Crisis Support (PCS), la linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) dedicata all’erogazione di prestiti per le spese sanitarie connesse all’epidemia Covid-19 sostenute dagli stati membri appartenenti all’Eurozona. Spetterà ora al Board of Governors del MES dare seguito a questa dichiarazione politica per rendere disponibile la linea di credito ad inizio giugno.
Perché il tribunale costituzionale tedesco sbaglia nel censurare gli «effetti di politica economica» della BCE?
Il 5 maggio il tribunale costituzionale tedesco si è pronunciato sul QE della BCE. La decisione ha riguardato solo un programma particolare di quantitative easing, il PSPP, varato il 4 marzo del 2015. Però è indubbio che la “regola di diritto” elaborata dalla pronuncia possa estendersi anche al PEPP del 18 marzo 2020, secondo la tempistica e le implicazioni già esaminate da Andrea Guazzarotti.
Abolire il codice degli appalti … e poi?
Fase 2. Cioè?
di Giovanni Di Cosimo e Angela Cossiri
Alla fine è arrivato anche il dpcm della fase 2. Ovvero l’ennesima cascata di norme che regolano minutamente la nostra vita nell’era covid. Molte di queste ripetono i contenuti dei decreti precedenti. Altre sono delle new entry che, in alcuni casi, suscitano perplessità.