Sostiene Giorgia Meloni che lo Stato non rende la vaccinazione anti-COVID 19 obbligatoria per non esporsi a richieste di risarcimento e indennizzi. Di conseguenza, chi – pur non essendovi obbligato (come invece lo sono gli esercenti professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario: art. 1 d.l. 44/2021) – si sottopone al vaccino e subisce “una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica” (art. 1 l. 210/1992) non potrebbe pretendere alcunché.
Replica al documento anti green-pass pubblicato da Questione giustizia
Il 4 agosto la Rivista Questione giustizia – rivista che da tempo esprime il punto di vista di una corrente della Magistratura – ha pubblicato un documento “Sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del c.d. decreto green pass”. Questo documento non è sfuggito all’attenzione di uno dei nostri lettori (Ludolfo), che ha ritenuto di “sbattermelo in faccia”, contestando le mie tesi sul green pass. Ecco la mia replica.
I vaccini, il Green pass e l’egoismo dei diritti fondamentali
Le proteste nelle piazze italiane e di tutta Europa sono considerate espressione di un prematuro desiderio di ritornare alla frivolezza della vita di tutti i giorni.
Greenpass e libertà. Con qualche risposta ai simpatici lettori
Mettiamo che fossi un fervente no-clothing, un naturista praticante che ama e crede nel nudismo.
Il voto ai diciottenni per il Senato: un compromesso al ribasso
Con 178 voti favorevoli, 15 contrari e 30 astenuti, nella seduta di giovedì 8 luglio il Senato ha approvato in seconda deliberazione il disegno di legge costituzionale recante modifica all’articolo 58 della Costituzione (A.S. 1440-B), in tema di elettorato attivo per l’elezione del Senato della Repubblica, già licenziato dalla Camera dei deputati nella seduta del 9 giugno scorso.
La fabbrica dell’illegalità
La violenza “istituzionale” in quanto manifestazione organizzata dell’apparato pubblico nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, con il seguito di depistaggi e di falsi, fa venire alla mente i fatti del carcere di Sassari di vent’anni fa. I fatti di un anno fa della caserma Levante di Piacenza si collocano in un contesto di devianza diverso.
Regioni e Università
di Camilla Buzzacchi e Roberta Calvano
Pubblichiamo due commenti che hanno ad oggetto la stessa pronuncia della Corte costituzionale, la sent. 132/2021. La sentenza riguarda una legge con cui la Regione Veneto ha cercato di aprirsi un varco verso la materia “università”, una della materie a cui si era indirizzata la richiesta della Regione di attuare l’autonomia differenziata di cui all’art. 116.3 Cost. I commenti sono di Camilla Buzzacchi e Roberta Calvano.
Riforma della legge elettorale: le indicazioni della Corte costituzionale
Archiviata (forse troppo frettolosamente) l’infatuazione per una legge elettorale proporzionale con alta soglia di sbarramento, sul modello tedesco, il pendolo del sempiterno dibattito sul futuro sistema elettorale, nel suo periodico oscillare tra soluzioni diverse, sembra ora propendere per un proporzionale a doppio turno, con premio di maggioranza, che però, se non adeguatamente corretto, rischia di ricadere in vizi d’incostituzionalità già censurati in passato.
Riforma della legge elettorale. Per un sistema a formula alternativa
Ormai da molti anni, una maggiore stabilità ed efficienza del governo è ritenuta necessaria, anche per dare maggiore rilievo alle iniziative italiane in ambito europeo. Ancor di più, si giudica di fondamentale importanza dare risposta al bisogno di legittimazione democratica, per sottrarre l’elettore alla condizione di inferiorità in cui viene mantenuto (Leopoldo Elia).
Votazioni a distanza: chi deve andarsene?
La notizia ANSA, ripresa da molti quotidiani (per esempio da Il fatto quotidiano del 26 maggio) desta davvero stupore e un certo disagio. Sensazioni che si rafforzano leggendo la comunicazione del Presidente Brescia alla 1^ Commissione, che aveva iniziato l’esame del problema della legge sul voto a distanza.
In memoriam del primo comma dell’art. 64 Cost.
di Salvatore Curreri
Nel parere sui requisiti per costituire componenti politiche nel gruppo misto, approvato dalla Giunta per il regolamento del Senato lo scorso 11 maggio e ottimamente qui commentato da Gabriele Maestri, c’è un profilo che è rimasto in ombra: si può introdurre per via interpretativa quella che è di fatto una modifica del regolamento del Senato?
Chi ha paura della democrazia?
Ne avevamo dato conto poco tempo fa. In vista delle elezioni di autunno in Calabria (per la regione) e in molti comuni grossi e piccoli, un collettivo di giovani aveva lanciato un appello, chiedendo aiuto per redigere un progetto di legge che consenta finalmente di votare a distanza.