Le riforme regolamentari di Palazzo Madama del luglio del 2022 stanno già mostrando le prime crepe.
Lavori in corso
Premierato: il nodo è il Parlamento
Nonostante le rassicurazioni della Presidente del Consiglio Meloni, il progetto di riforma costituzionale comprime senza alcun dubbio i poteri del Capo dello Stato.
I giudici della Corte non son più “signori”
A ridosso delle festività natalizie è passata in sordina una modificazione – all’apparenza meramente formale, ma dall’alto valore simbolico – nella dicitura dell’intestazione delle pronunce della Corte costituzionale.
La fine dell’uso “aziendale” della Costituzione nella saga ex Ilva
La vicenda dell’impianto siderurgico dell’ex Ilva è in una persistente situazione di stallo: gli altiforni funzionano a regime ridottissimo; i soci si riuniscono in Consiglio d’amministrazione per deliberare di rinviare qualsiasi decisione a future convocazioni;
Può un deputato ritirare la firma dalla sua proposta di legge?
Nelle scorse settimane la Camera dei deputati ha esaminato la proposta di legge, presentata dai gruppi di opposizione, avente ad oggetto l’istituzione del salario minimo, tema notoriamente molto divisivo e su cui lo scontro politico è stato particolarmente acceso. L’esame parlamentare, al di là delle questioni di merito, pone interessanti profili di ordine procedimentale, in relazione alla possibilità per un deputato di ritirare la sottoscrizione ad una proposta di legge presentata a sua prima firma.
Le novità della COP28 tra uso delle parole e Costituzione
Qualche giorno fa si è chiusa la COP28, la Conferenza delle Parti sul clima, prevista come riunione annuale degli Stati che aderiscono alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (UNFCCC) e riconvertita, dall’art. 4 dell’Accordo di Parigi del 2015, in «decisione pertinente» alla definizione degli obblighi indicati dall’accordo stesso (c.d. CMA), che funge, a sua volta, da «strumento giuridico» dell’UNFCCC, ai sensi dell’art. 2 di quest’ultima.
Un’importante sentenza della Corte costituzionale (n. 215/2023)
La recentissima sentenza 215/2023 della Corte costituzionale, relatore D’Alberti, chiarisce bene il senso delle osservazioni del Presidente Barbera sul problema delle prerogative del Parlamento e del Governo, di ogni legislatura e di ogni esecutivo.
Giudici e balneari: tra Consiglio di Stato e Cassazione
Le due associazioni di categoria rappresentanti dei concessionari balneari SIB ed ASSONAT, insieme alla Regione Abruzzo, lamentano che la sentenza dell’Adunanza Plenari (in seguito AP) del Consiglio di Stato n. 18/2021 abbia dichiarato in radice inammissibili i loro interventi in giudizio: non è ammessa l’iniziativa giurisdizionale da parte di associazioni rappresentative di interessi collettivi che non ricada direttamente sugli interessi istituzionalmente previsti dall’associazione medesima, ma sia sorretta dal mero interesse al corretto esercizio del potere amministrativo o da semplici finalità di giustizia.
Sulla misteriosa sparizione della “scheda unica” dal ddl costituzionale sul “premierato”
Nel comunicato-stampa del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2023 si legge che il ddl governativo approvato “introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda” (corsivo aggiunto).
Il salvavita del “bilancio di carbonio” e il caso “Giudizio Universale”
Un recente articolo, pubblicato in questa testata da Luciana Cardelli, richiama giustamente l’attenzione sul tema del “bilancio di carbonio”, quale elemento determinante per la tutela dei diritti costituzionali.
«Bilancio di carbonio» e diritti costituzionali
Nelle discussioni sulla tutela dei diritti umani di fronte all’emergenza climatica, un tema solitamente trascurato è quello del c.d. “bilancio di carbonio” (o Carbon Budget). La ragione di questa disattenzione si deve probabilmente al fatto che i giuristi, che si occupano di diritto climatico, non necessariamente leggono i Rapporti del Panel Intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (l’IPCC).
Premier eletto e sovranità popolare
Non è mai indifferente il modo in cui la sovranità popolare si atteggia in una carta costituzionale e in una legge elettorale. Il modo di manifestarsi della sovranità incide sulla forma di governo e sulla struttura democratica dello Stato.