Non condivido affatto il commento – scritto evidentemente “a caldissimo” – da Pietro Faraguna a proposito del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Lavori in corso
Discorso di fine anno 2019: il virus populista contagia il Quirinale?
Il 2019 si è concluso e immancabile è stato salutato dal discorso del Presidente della Repubblica. Un discorso apparentemente “classico”, che ha suscitato le reazioni più classiche: elogio diffuso da parte di (quasi) tutte le forze politiche, e reazioni più fredde da chi ha più interesse a far notare la propria diversità.
“Get Brexit Done”: L’uscita del Regno Unito dall’UE e la futura composizione del Parlamento di Strasburgo
Boris Johnson e i conservatori hanno vinto le elezioni politiche in Gran Bretagna. Com’era prevedibile, il principale terreno di scontro della campagna elettorale è stato proprio l’uscita del Paese dall’Unione europea.
Le ragioni di Mattarella ed elogio delle manette
Ci voleva il Presidente della Repubblica ad annunciare che il Re è nudo. Chi evade le tasse ruba, si approfitta di noi, stupidi contribuenti in regola.
I due errori di Zaia sull’autonomia differenziata
A distanza di due anni dal referendum veneto sull’autonomia, più ne parlo e più mi rendo conto di quanto la retorica inziale della giunta regionale abbia inquinato il dibattito.
Chi ha paura del popolo? Perché il PD dovrebbe promuovere il referendum sul taglio dei parlamentari. Un’opinione controcorrente
Mentre pensavo a momenti storici simili al voto di martedì 8 ottobre, con il quale la Camera ha dato via libera alla modifica degli Articoli 56 e 57 della Costituzione, mi sono venuti in mente solo parlamenti codardi che si sono spogliati dei propri poteri in favore di dittatori e caudilli. Azzardare simili accostamenti sarebbe fuori luogo, ma la legge di revisione costituzionale appena licenziata è sicuramente un singolarissimo caso di automutilazione parlamentare.
Ruolo del Parlamento ed equilibrio dei poteri costituzionali secondo la Corte Suprema del Regno Unito
La decisione R. (on the application of Miller) v The Prime Minister; Cherry and others v. Advocate General for Scotland [2019] UKSC 41) della Corte Suprema britannica è ormai a tutti nota. Essa riguarda la legittimità della “prorogation” del Parlamento britannico disposta dalla Regina Elisabetta II su consiglio del Primo Ministro Boris Johnson.
Le maggioranze cambiano i presidenti di commissione restano. Come risolvere il potenziale conflitto
Una delle conseguenze della (possibile) nascita del nuovo Governo, con il passaggio della Lega dalla maggioranza all’opposizione, è la presidenza delle commissioni parlamentari ricoperte da suoi esponenti.
Le lacune scolastiche di Matteo
Dicono che Salvini, invocando i “pieni poteri”, abbia parlato “ingenuamente”, senza alcun riferimento ai tremendi precedenti storici (vedi il commento di Alessandro Morelli). Probabilmente è vero, non sono certo gli studi storici quelli che illuminano quest’uomo tutta azione e selfie:
Il divieto del terzo mandato: il Consiglio forense tra Corte costituzionale e legittimazione
Da mesi gli Ordini forensi, chiamati al rinnovo dei propri consigli, dibattono su una regola, non soltanto chiara ma anche espressione di civiltà giuridica: i consiglieri non possono essere eletti per più di due mandati consecutivi.
Commissione europea: c’erano una (sola) volta i “candidati di punta”…
Dopo alcuni giorni di trattative serrate, il Consiglio europeo del 2 luglio ha individuato le quattro personalità destinate a ricoprire i ruoli chiave all’interno delle istituzioni europee.
I deputati catalani al parlamento europeo: sulla verifica dei poteri a Strasburgo
Alcuni leader degli indipendentisti catalani risultano tra gli eletti al Parlamento europeo che si insedierà il prossimo 2 luglio. E qualche problema ora si porrà.