La discussione sollecitata da Edoardo Chiti prende spunto dal fatto che “la pandemia sia un fenomeno che avvia dei processi di trasformazione non transitori”. Il punto è se e quali effetti permanenti la vicenda attuale insegna al nostro stile di vita e, per quanto più interessa in questa sede, alle istituzioni pubbliche ed al suo diritto.
Lavori in corso
Rispondendo a Chiti: i “nodi critici” dopo la Pandemia, verso un diritto amministrativo “sociale”?
Le risposte agli interessanti spunti problematici evidenziati da Edoardo Chiti non possono che portare ad altri quesiti, a nodi ancor più complessi e a ulteriori problemi. Le sfide che attendono il diritto amministrativo sono quindi ancora aperte e la strada da percorrere tutt’altro che semplice.
Le affinità elettive ai tempi del Covid-19
Il giurista Carlo Arturo Jemolo per rivendicare l’autonomia della famiglia rispetto allo Stato parlava di « un’isola che il mare del diritto può solo lambire » e ancora più incisivamente aggiungeva:
La Costituzione e il diritto al cibo. Ritorno all’anno Domini 1215
In un tweet del 17 aprile 2020 la Ministra per le politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha annunciato “la prossima legge per cui varrà la pena emozionarsi? Il diritto del cibo in Costituzione. Perché in Italia ci sono tante persone che non possono permettersi il cibo e di questo si deve far carico lo Stato”.
Rispondendo a Chiti: gli otri vecchi dell’imperatore
Si prova ad offrire un contributo al dibattito aperto dall’interessante articolo di Edoardo Chiti, che permette di partire dalle contingenze per alzare lo sguardo, così da cercare di vedere dall’alto e, soprattutto, verso l’orizzonte.
C’è un giudice a Catanzaro! Il TAR Calabria boccia l’irresponsabile ordinanza della presidente regionale
Nella sua relazione annuale sulla giurisprudenza costituzionale del 2019, pubblicata in data 29 aprile, la Presidente della Corte Marta Cartabia ha affermato: «la piena attuazione della Costituzione richiede un impegno corale, con l’attiva, leale collaborazione di tutte le Istituzioni, compresi Parlamento, Governo, Regioni, Giudici. Questa cooperazione è anche la chiave per affrontare l’emergenza. La Costituzione, infatti, non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali […] ma offre la bussola anche per “navigare per l’alto mare aperto” nei tempi di crisi, a cominciare proprio dalla leale collaborazione fra le istituzioni, che è la proiezione istituzionale della solidarietà tra i cittadini».
Il diritto dell’emergenza e l’emergenza del linguaggio normativo: il caso dei “congiunti”
di Vera Gheno* – Alessandro Morelli**
L’emergenza sanitaria ha prodotto, in pochi mesi, una mole spaventosa di provvedimenti restrittivi delle libertà costituzionali. Tutti i livelli territoriali di governo concorrono quotidianamente ad alimentare un flusso continuo di previsioni normative non sempre chiare e talora contraddittorie tra loro:
Piemonte in lotta col Covid-19. Una strana sovrapposizione di ruoli
In un Piemonte salito, oramai, al primo posto in Italia per numero di casi attivi (contagiati meno guariti e deceduti) rispetto alla popolazione, nonché al secondo per numero assoluto di contagiati, è dei giorni scorsi la notizia…
Rispondendo a Chiti: la democratizzazione dei poteri privati digitali tra complessità sociale e governo della tecnica
1. Lo Stato-network privato. Tra i vari, vorrei dire epocali, spunti problematici che Edoardo Chiti pone nel suo ‘Questi sono i nodi’, uno in particolare ha attirato la mia attenzione, ed è quello concernente la mutazione genetica delle piattaforme digitali che vanno rendendosi, passo dopo passo, esse stesse potere pubblico.
‘Questi sono i nodi’. Pandemia e strumenti di regolazione: spunti per un dibattito
Pubblichiamo questo scritto di Edoardo Chiti, invitando chi ne ha interesse ad intervenire proponendo risposte ai fondamentali quesiti che egli pone
Tra decreti e decreti: l’importanza di usare lo strumento giusto
In attesa di vedere come sarà la fase due, cerchiamo di capire meglio quel che è capitato finora.
Per un ritorno alla normalità (anche) “istituzionale”, ovvero dell’abuso del potere di ordinanza
Quando un Paese si trova a dover affrontare un’emergenza che deriva da un evento eccezionale, straordinario, non previsto né prevedibile – come quella che stiamo vivendo in Italia a causa dell’epidemia del COVID-19 – in genere la risposta dell’autorità pubblica è duplice.