di Gianfranco Macrì *
Anche in Italia, dopo altri paesi, è scoppiato il caso kirpan. Sebbene da noi, passata la notizia su qualche giornale e in TV, in pochi si sono cimentati in analisi approfondite.
di Gianfranco Macrì *
Anche in Italia, dopo altri paesi, è scoppiato il caso kirpan. Sebbene da noi, passata la notizia su qualche giornale e in TV, in pochi si sono cimentati in analisi approfondite.
di Alessandro Morelli
La decisione con cui la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato il principio per cui nessun credo religioso può legittimare il porto in luogo pubblico di armi o di oggetti atti a offendere (sent. n. 24084/2017), rigettando così il ricorso con il quale un indiano aveva impugnato la pronuncia che lo aveva condannato per essere stato fermato con un kirpan (il coltello sacro dei Sikh), portato alla cintura, è condivisibile nel dispositivo. Meno nella motivazione.
di Roberto Bin
Nella società della comunicazione la fretta di lanciare le notizie non consente di perdere tempo a controllare i “fatti”. Così per 24 ore siamo stati sommersi da lanci di notizie, commenti a caldo, dibattiti accalorati con il consueto strascico di contumelie, a proposito della sentenza della Cassazione che afferma che il Kirpan, il pugnale rituale indossato dai Sikh, non è compatibile con la legge italiana.
di Glauco Nori *
1-Per la legittimità di un premio di maggioranza è necessaria una soglia minima: lo ha detto la Corte costituzionale con la sentenza n.1 del 2014. Ha anche spiegato, ripetendolo con la sentenza n.35 del 2017, che si è dovuta fermare a quella dichiarazione perché non può modificare la disciplina legislativa attraverso interventi manipolativi o additivi, per esempio indicando direttamente la soglia minima.
di Giovanni De Plato
Le parole dell’assessore alla sicurezza del comune di Bologna sulla questione dell’ordine e della legalità, sono davvero preoccupanti.
di Andrea Guazzarotti*
A quanto pare, il tanto agognato piano di investimenti della Commissione Junker non ha dato gli effetti sperati. Un dossier, apparso il 15 maggio 2017 su La Repubblica, fa un’analisi impietosa del suo fallimento. Il problema è che si trattava del pilastro del programma del Presidente Junker, sia dinanzi agli elettori (in quanto candidato dal PPE alla presidenza della Commissione), sia dinanzi al Parlamento europeo (in quanto designato dal Consiglio europeo a ottenere il voto di fiducia iniziale).
di Maria Vita De Giorgi*
Fa molto scalpore in questi giorni la sentenza della Cassazione n. 11504/2017 che si è pronunciata su un argomento di grande interesse per molti: l’ammontare dell’assegno di mantenimento dovuto al coniuge (di regola, la moglie) a seguito di divorzio.
di Simona Raffaele *
Il 4 maggio 2017, la Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge n. 3785, che introduce significative modifiche all’art. 52 c.p., in materia di legittima difesa, con particolare riferimento alle ipotesi di legittima difesa domiciliare. Il testo originario della proposta di legge prevedeva modifiche al solo art. 59 c.p., che disciplina la c.d. erronea supposizione della presenza di cause di giustificazione. Nel corso dei lavori parlamentari, però, sono stati approvati alcuni emendamenti che, modificando l’impianto originario della proposta di legge, introducono modifiche sostanziali anche all’art. 52 c.p., incidendo sull’ambito di operatività della legittima difesa.
Pubblichiamo, per gentile concessione de Il Sussidiario un intervista a Roberto Bin sull’Europa. L’intervistatore è Federico Ferraù.
di Andrea Guazzarotti*
“Deficit, la rivolta contro Bruxelles”. Così titolava l’articolo d’apertura de La Stampa di venerdì 5 maggio. Si tratta della richiesta alla Commissione UE da parte dei Ministri economici di Italia, Spagna, Portogallo e, soprattutto, Francia, di rivedere le metodologie di calcolo del famigerato ‘output gap’, ossia del PIL potenziale, ai fini della determinazione del deficit strutturale di ciascun Paese.
di Maria Vita De Giorgi *
Nel giro di pochi mesi i provvedimenti di un partito politico (che si chiami Movimento, non cambia nulla) sono sottoposti al vaglio di un giudice civile (Trib. Roma 12 aprile 2016, Trib. Napoli, 14 luglio 2016, Trib. Roma 17.1.2017, da ultimo Trib. Genova 10 aprile 2017). Cosa sta succedendo? Perché questa raffica di decisioni, sconosciuta in precedenza e, soprattutto, quali norme possono/devono applicare i giudici civili? I giudici sono soggetti soltanto alla legge (art. 101, 2° co. Cost.), ma dove si trova una legge sui partiti? (a parte il d.l. 28 dicembre 2013, n. 149, che ha abolito il finanziamento pubblico diretto).
L’assalto dei centurioni è un pericolo? No, ma con il “decreto Minniti” si apre un pertugio. L’ordinanza del sindaco di Roma che proibisce “qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro” è stata sospesa in via cautelare con ordinanza del Tar, pubblicata qui in calce (nella stessa data è stata emanata un’analoga ordinanza che sospende l’ordinanza “anti-risciò”).
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