di Cosimo Pietro Guarini*
La retorica della “politica per il popolo” non è certo una novità nel panorama repubblicano italiano e, a dire il vero, neppure nel panorama politico-istituzionale europeo degli ultimi cento anni.
di Cosimo Pietro Guarini*
La retorica della “politica per il popolo” non è certo una novità nel panorama repubblicano italiano e, a dire il vero, neppure nel panorama politico-istituzionale europeo degli ultimi cento anni.
di Giuseppe Lauri*
Si è avuto già modo, in questo giornale, di affrontare il tacito ritorno delle elezioni suppletive nella legislazione italiana, necessarie in presenza di una porzione di seggi parlamentari assegnati con sistema maggioritario.
La vicenda delle minacce rivolte da Rocco Casalino ai funzionari del Mef, contenute in un messaggio audio inviato ad alcuni giornalisti è ormai nota in tutti i suoi particolari di cronaca.
Hanno fatto molto scalpore le frasi con le quali il Portavoce del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, in un messaggio audio diffuso da alcune testate giornalistiche online, ha prefigurato una “mega-vendetta” contro i funzionari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rei di ostacolare l’individuazione delle risorse necessarie per l’attuazione delle promesse elettorali fatte dalle forze di Governo.
Il decreto sicurezza approvato ieri dal Consiglio dei Ministri su iniziativa del Ministro dell’Interno Salvini punta molto sul controllo poliziesco dell’immigrazione al fine di ottenere, appunto, l’obiettivo enunciato in rubrica: maggiore sicurezza per i cittadini. Si tratta di una strategia politica non nuova né di pertinenza esclusiva delle forze politiche (un tempo chiamate) “di destra”. Una strategia chiaramente destinata ad assumere funzione compensativa: tanto più viene sottratto dallo Stato ai budget di Regioni e Comuni per svolgere funzioni di integrazione e/o di lotta al degrado urbano, tanto più si punta a rassicurare le popolazioni residenti attraverso politiche di ordine pubblico (apparentemente) a costo zero.
La dichiarazione del Vice Presidente del Consiglio Di Maio di riservare il reddito di cittadinanza solo agli italiani suscita forti dubbi d’incostituzionalità.
Le immagini del “funerale fascista” di Giampiero Todini, docente di Storia del Diritto italiano all’Università di Sassari, circolate rapidamente in rete, hanno richiamato nuovamente l’attenzione sul reato di apologia del fascismo e sulla molteplicità di forme in cui esso possa realizzarsi.
In vista della manovra di bilancio ferve il dibattito nella maggioranza, come è giusto che sia. Oggi il capogruppo al Senato del M5S Patuanelli ha fatto cenno alla possibilità di intervenire sulla Ragioneria generale dello Stato,
Attorno al sequestro dei fondi della Lega è sorta una gazzarra, in cui volano cifre, commenti e denunce basati sul niente.
C’è un filo rosso che lega le dichiarazioni del Presidente Mattarella e il voto del Parlamento europeo contro l’Ungheria.
La questione di fiducia è un potente mezzo di pressione sulla maggioranza che il Governo “ricatta” dichiarando che si dimetterà se non verrà approvato quel provvedimento.
Il governo Conte ha iniziato la sua avventura parlamentare il 5 giugno con lo svolgimento delle dichiarazioni programmatiche del presidente del consiglio alle Camere.
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