Come scriveva il compianto Antonio Ramenghi nel suo editoriale di presentazione, questo giornale è nato per dare “ai cittadini uno strumento di agile consultazione e di pronto aggiornamento” sull’attualità politico-istituzionale letta ed interpretata con gli occhiali del costituzionalista. Ciò nella convinzione che, allora come ora, sia necessario che i costituzionalisti escano dai circuiti un po’ autoreferenziali dei convegni e delle riviste scientifiche per offrire, in spirito di servizio, il loro essenziale e plurale contributo al dibattito politico e far così crescere nel Paese una quantomai necessaria “cultura costituzionale”.
Mese: Gennaio 2023
Pillole di storia sconosciute o indigeste
Come non essere d’accordo con Miguel Gotor che, sul giornale la Repubblica del 31 dicembre 2022, scrive “Perché l’MSI non fu democrazia”, a chiosa di una affermazione, per mio conto incauta, della Presidente del Consiglio.
La nuova proposta sul debito pubblico: l’occasione perduta per un bilancio europeo
Ad un anno di distanza dal termine del periodo di sospensione del Patto di stabilità e crescita, e a due mesi dalla presentazione della proposta da parte della Commissione del nuovo sistema di regole fiscali (le c.d. fiscal rules) che – per convinzione ampia e diffusa – sarebbe auspicabile adottare dal 2024, le considerazioni e i giudizi che si possono effettuare sono molteplici.
La nuova proposta europea sul debito pubblico: una trappola per topi?
Lo scorso novembre la Commissione ha finalmente presentato la propria proposta di riforma della governance economica dell’eurozona: niente modifica dei parametri di Maastricht (3% deficit/PIL; 60% debito PIL), niente “golden rule” a favore degli investimenti pubblici dei singoli Stati membri né, tantomeno, una capacità fiscale centralizzata.
“La verità vera è”: a proposito di legislazione e giudici
Ogni norma andrebbe valutata mettendola in relazione all’ambiente nel quale dovrà operare. Si è adoperato il condizionale perché si ha l’impressione che non sempre ci si curi della corretta individuazione di ciò che si intende disciplinare e dell’attitudine dell’ambiente a rispettare quello che si dispone.