“Il Codacons per tutelare tutti i soggetti a cui è stato somministrato il vaccino AstraZeneca sta valutando la possibilità di avviare un’azione contro coloro che dovessero risultare responsabili dei danni causati dai vaccini a seguito degli accertamenti in corso“. Il comunicato del Codacons prosegue enumerando gli effetti collaterali possibili del vaccino, quelli indicati nel foglio illustrativo di AstraZeneca: dagli effetti comuni a quelli meno comuni (1 vaccinato su 100). che comunque non vanno oltre la sudorazione, il prurito e la sonnolenza. Già, ma se ci fosse altro? “In attesa di un accertamento sulla correlazione tra altri e diversi eventi avversi (rispetto a quelli sopra riportati) non segnalati come possibili a verificarsi dall’azienda farmaceutica e la somministrazione del vaccino, il Codacons mette a disposizione una pre-adesione con la quale chi si è sottoposto alla vaccinazione e ha riportato effetti collaterali diversi da quelli indicati nel consenso informato e nel foglietti illustrativo del produttore, può inviarci la sua segnalazione!“. In seguito si ipotizza una “eventuale azione legale vera e propria”.
Devo confessarlo, questa iniziativa mi ha disgustato. Essa è promossa “per tutelare i tuoi diritti“. I miei diritti tutelati contro chi? Questo è il punto.
Io ho il diritto – perché me lo garantisce la legge – ma non l’obbligo di vaccinarmi. Se non mi piace il vaccino che mi è proposto lo posso rifiutare. E allora Codacons da che cosa vorrebbe tutelarmi? Dalle conseguenze di un trattamento medico che io ho consapevolmente accettato? Anzi, che personalmente sto ancora attendendo che mi venga somministrato: forse è questo il “diritto” che le associazioni dei consumatori dovrebbero tutelare, soprattutto in quelle regioni che stanno confermando la loro inefficienza sanitaria, come la Lombardia (quella che menava vanto di avere la migliore sanità del mondo!). E invece no, i protettori dei diritti dei consumatori gli stanno aizzando ad agire contro gli eventuali “danni” prodotti da un vaccino, uno specifico. E nel frattempo diffondono il timore che il vaccino non sia l’auspicata soluzione dell’enorme problema che incombe su tutti noi, ma che anzi possa danneggiare la nostra salute. Ma non c’è nel nostro ordinamento penale un reato specifico che punisce chi diffonde notizie false o tendenziose, chi provoca procurato allarme e chi abusa delle credulità popolare?
Egregio Roberto Bin
Beato Lei che ha uno stipendio garantito senza o con vaccinazione..in altri settori (scuola) se vuoi lavorare devi vaccinarti..e non con il latte di mucca!!
E’ semplicemente da persona che ignora e irresponsabile dare questa lettura dei fatti!!