Alle drammatiche e grottesche scene dell’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill sta facendo seguito, in queste ore, un dibattito non meno surreale sulla decisione dei social di chiudere gli account di Donald Trump.
Mese: Gennaio 2021
Democrazia in America?
Confesso: non avrei commentato i fatti degli Stati Uniti, se non avessi messo per iscritto già in anticipo ciò che penso, approfittando del fatto che questo sito non censura il pensiero sotto la discutibile forma del referaggio. Poiché è troppo facile esprimere delle considerazioni nella fase finale di una vicenda sconvolgente che sembrerebbe una salita sul carro dei vincitori, come faranno (e stanno facendo) in molti.
Capitol Hill, ovvero della crisi (irreversibile) del sistema presidenziale statunitense?
Aveva ragione Sartori: la forma di governo presidenziale statunitense ha finora funzionato non grazie ma nonostante la sua Costituzione.
La Costituzione non ha colpe
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo a dura prova la Costituzione Repubblicana. In questi mesi, infatti, non sono mancati attacchi ad essa. E’ arrivato il momento di svelare la verità: la Costituzione si è rivelata uno strumento prezioso per affrontare la pandemia.
Renzi e il governo parlamentare
di Roberto Bin
Poche sono le regole formali del governo parlamentare. Sostanzialmente una: il Governo deve ottenere la fiducia delle Camere e resta in carica finché le Camere non gliela tolgono con un voto palese. Nel nostro sistema costituzionale il voto di fiducia e il voto di sfiducia sono mozioni parlamentari che devono essere approvate a maggioranza semplice: basta un voto per il SI in più dei voti per il NO e la mozione è approvata.