Può essere benissimo che Attilio Fontana non abbia commesso alcun illecito, non è questo che importa di più. Non si tratta di essere “garantisti” o meno; non si tratta di colpe penali o di illeciti amministrativi; si tratta di decenza.
Mese: Luglio 2020
Corte costituzionale: il sistema sanitario non è un’azienda privata, la salute non è subordinata all’equilibrio finanziario
In occasione di un giudizio su una materia di natura apparentemente solo tecnica, riguardante i meccanismi contabili relativi agli ammortamenti, la Corte costituzionale ha ancora una volta colto l’occasione per dare risalto alle finalità di fondamentale importanza del Servizio sanitario pubblico, e delle tipologie di spesa che esso deve in ogni caso garantire. Può essere pertanto interessante riprendere alcuni passaggi argomentativi della sent. 157/2020 appena adottata…
Recovery Fund: dietro i sussidi il commissariamento?
di Marco Dani e Agustín José Menéndez
Non sarà il “momento Hamilton” a cui tanti sembrano anelare, ma la novità c’è tutta: con la Recovery and Resilience Facility (RRF) decisa dal Consiglio europeo per la prima volta si affaccia all’orizzonte la prospettiva tangibile di un consistente indebitamento condiviso da parte dell’Unione europea.
È ancora consentito a un costituzionalista di esprimere il suo pensiero su fatti ed espressioni della Politica?
L’interrogativo del titolo può essere inteso come retorico, ovvero provocatorio. Non è il caso qui di nessuna delle due ipotesi. È che se si scrive un libro, nessuno può ostacolare l’espressione del pensiero. Se, invece, trattasi di argomenti che non meritano lo sforzo massimo, si deve trovare un sito o una rivista ospitante.
Profumo di “feudalesimo”: la libertà dopo il coronavirus (ispirato ad una storia e più storie vere)
Dopo i terribili mesi del confinamento, siamo tornati a vivere in una parvenza di normalità. Ma solo di parvenza, appunto, si tratta perché la nostra libertà si trova a doversi districare in un caos normativo, del tutto ingovernato.
Debito pubblico ed equità tra generazioni
Il debito dello Stato si è mantenuto in limiti, ritenuti fisiologici, fino all’inizio degli anni ’80; poi è andato aumentando (solo in pochissime occasioni è diminuito, sempre in misura modesta) fino ad arrivare all’inizio del 2020 a più del 130% del PIL. Non si è stati in grado, o non si è voluto, utilizzare nemmeno la notevole riduzione degli oneri per interessi a seguito dell’entrata in vigore dell’euro.