La decisione R. (on the application of Miller) v The Prime Minister; Cherry and others v. Advocate General for Scotland [2019] UKSC 41) della Corte Suprema britannica è ormai a tutti nota. Essa riguarda la legittimità della “prorogation” del Parlamento britannico disposta dalla Regina Elisabetta II su consiglio del Primo Ministro Boris Johnson.
Mese: Settembre 2019
Immigrazione, economia, diritti. Perché l’Europa fa la guerra alla Lega?
E ora, dopo Carola, che si fa? La discussione pubblica sull’immigrazione non riesce a districarsi nella complessità del fenomeno, ove sono implicate questioni demografiche, economiche, sociali e di classe non sempre gradite sul piano della teoria e della pratica.
Fare memoria, narrare la storia. Il Parlamento europeo e l’importanza della memoria per il futuro dell’Europa
Come spesso accade quando le istituzioni mettono i piedi nel campo della memoria collettiva, anche la risoluzione sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa (2019/2819(RSP)), approvata il 19 settembre scorso dal Parlamento europeo, non ha mancato di scatenare accese polemiche, amplificate dalla rete social attraverso il tam tam di post e cinguettii, assai duri contro la pretesa equiparazione del comunismo al nazismo, con conseguente presunto divieto di ostentare simboli di matrice comunista.
Dal “Rosatellum” al maggioritario puro via referendum? Un quesito difficilmente ammissibile
Nei giorni scorsi l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha proposto l’indizione di un referendum abrogativo, su iniziativa di almeno cinque Consigli regionali, per eliminare la quota proporzionale della legge elettorale vigente, pari ai due terzi dei seggi: la normativa di risulta darebbe vita ad un sistema maggioritario puro, analogo a quello vigente nel Regno Unito.
Il diritto costituzionale “durante” la catastrofe climatica
Sorprende il silenzio dei costituzionalisti di fronte all’ “emergenza climatica”. Un’intera generazione mondiale di ragazzi, all’interno di 157 Stati, si mobilita con gli scioperi climatici,
Il nuovo gruppo “Psi-Italia viva” al Senato: le falle della riforma “antiframmentazione” del Regolamento
Può succedere di tutto in due settimane, specie in politica. Il 5 settembre il secondo governo presieduto da Giuseppe Conte giurava davanti al Presidente della Repubblica, essendo composto da tre compagini:
Nascita e morte di un partito televisivo
«Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale»:
Nuova maggioranza politica e nuovo (possibile) dibattito sull’aiuto al suicidio?
In poco più di due settimane (dal 20 agosto al 4 settembre) si è consumata una crisi di Governo che lo scorso 5 settembre ha dato il via alla nascita del c.d. ‘Governo Conte 2’ a cui è stata data la fiducia dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica rispettivamente nei giorni 9 e 10 scorsi.
Una vecchia questione: la democrazia nei partiti
Il fatto che la possibilità di formare un nuovo Esecutivo sia dipesa dal voto online di qualche migliaia di iscritti al M5S non merita troppi commenti:
se non ci fosse di mezzo una questione capitale come il proseguimento della legislatura, sarebbe stato quasi da augurarsi un esito negativo della votazione.
Il (falso) nodo delle vicepresidenze e una possibile soluzione alternativa
Che la formazione del nuovo Governo si aggrovigli nel nodo delle vicepresidenze è davvero penoso.