La sentenza del Tribunale UE sulla Tercas (Cassa di risparmio della provincia di Teramo) di qualche giorno fa ha provocato, e non ce ne sarebbe stato bisogno, nuove critiche verso la Commissione Europea per i danni agli azionisti e agli obbligazionisti delle quattro banche locali, sottoposte a risoluzione.
Mese: Marzo 2019
La riduzione del numero dei parlamentari: non è tutto oro ciò che luccica…
In questi giorni la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati sta discutendo in prima lettura il progetto di revisione costituzionale (A.C. 1585), approvato dal Senato lo scorso 7 febbraio, che prevede la riduzione del numero dei parlamentari: 400 deputati al posto degli attuali 630 e 200 senatori anziché 315.
L’insostenibile leggerezza dell’autonomia “differenziata”: allegramente verso l’eversione
1. Le vicende passate. Le vicende dell’applicazione dell’art. 116.3, cioè dell’autonomia “differenziata” di alcune regioni ordinarie, hanno di recente compiuto figure acrobatiche inattese che stanno portando a sviluppi sorprendenti e potenzialmente eversivi. Ripercorriamo il tragitto.
Televisione e disinformazione
Si commetterebbe davvero un grave errore se qualcuno, guardando i numerosi talk show predisposti dalle emittenti televisive dalla mattinata sino alla sera inoltrata, pensasse seriamente di farsi una idea plausibile dello stato dei rapporti tra le forze politiche, dell’azione del Governo, delle ragioni che inducono il Parlamento ad assumere una decisione piuttosto che l’altra, della effettiva portata dei pronunciamenti giudiziari, di quello che accade nei diversi versanti in Europa e nel mondo.
L’ingresso di Emiliano nella Direzione del PD: un nuovo illecito disciplinare?
Il neo-segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha chiamato a far parte della Direzione nazionale, tra gli altri, Michele Emiliano, attuale Presidente della Regione Puglia. Ciò in forza dell’art. 8, comma 3, dello Statuto di quel partito secondo cui “il segretario nazionale può chiamare a farne parte, con diritto di voto, venti personalità del mondo della cultura, del lavoro, dell’associazionismo, delle imprese”.
Tajani e il fascismo
A partire dal 1925, il regime Fascista approvò una serie di norme che sarebbe forse il caso di non consegnare all’oblio.
Garante Privacy, servizi segreti e norme europee
Il Garante Privacy ed il Direttore Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), hanno firmato il nuovo Protocollo d’intenti sulla protezione dei dati personali nelle attività di sicurezza cibernetica, un documento che conferma e rilancia le linee dell’intesa istituzionale avviate nell’anno 2013 e rinnovate nel 2017.
I redditi on line dei dirigenti nella sent. della Corte costituzionale
Con ordinanza del 19 settembre 2017, il TAR del Lazio ha sollevato la questione di conformità dell’art. 14, commi 1-bis e 1-ter, del d.lgs n.33 del 14 marzo 2013 (“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”) agli artt. 2, 3, 13 e 117 della Costituzione.
Si fa o non si fa il “buco” in Val di Susa?
Ma davvero si pensava e si pensa che si potesse e si possa governare il Paese, sottoscrivendo dinanzi ad un compiacente notaio (nel senso di professionista privato), un “contratto politico” tra due leader sicuri, in quanto elevati al rango di “capi partito” come richiesto da esplicita previsione legislativa, di potere sempre e comunque contare sul sostegno delle rispettive “truppe” parlamentari, considerate, in verità con qualche ragione, alla stregua di una ubbidiente fanteria d’assalto?
Piattaforme vs. Gazebo: dove va la democrazia?
Si parla molto di crisi della democrazia. I segnali preoccupanti non mancano: dall’aumento costante dell’astensionismo, al ruolo progressivamente sempre più marginale del Parlamento, surclassato dal protagonismo del Governo espressione della sola maggioranza.
Contratto di governo, intese con le regioni e altri modi per emarginare il Parlamento
Sembra che sia un momento buono per il contratto e per quello che gli assomiglia. Almeno a parole, regolerebbe anche l’azione del governo attuale. Nemmeno chi lo fa valere può pensare che rientri nella sfera dell’art.1321 c.c.; alla figura del contratto tutto lascia presumere che si sia fatto ricorso per mettere fuori discussione le obbligazioni che ne deriverebbero, da eseguire in ogni caso.