Vi immaginate Angela Merkel vestita da carrista? O Emmanule Macron in divisa da parà? Theresa May con il kilt delle guardie scozzesi? E invece a vedere Salvini negli abiti del poliziotto ci siamo ormai abituati. Ma che colpo vedere in TV la ministra Trenta in completa divisa mimetica dell’esercito!
Mese: Gennaio 2019
Processare Salvini equivale a processare il Governo? Gli equivoci e gli inganni dietro cui si nascondono i nostri politici. Con una Postilla
Si è creata una dolosa confusione attorno alla richiesta del tribunale dei ministri di Catania di processare Salvini per il “caso Diciotti” (su cui questo giornale è intervenuto più volte, con articoli di Bailo, Morelli, Bin). Quello che l’interessato, i politici e la “stampa di regime” continua a ripetere è che i giudici pretendono di giudicare della politica del Governo relativa all’immigrazione. Ma questo è semplicemente falso.
Un nuovo problema per il Presidente Mattarella: si può introdurre il reddito di cittadinanza con un decreto-legge?
Sin dall’inizio questo Governo ha mostrato di non voler prendere sul serio quell’impegno scritto nel mitico “contratto” di maggioranza: “Vogliamo rafforzare la fiducia nella nostra democrazia e nelle istituzioni dello Stato. Intendiamo incrementare il processo decisionale in Parlamento e la sua cooperazione con il Governo” (su cui rinvio a Il governo della continuazione).
L’occasione persa
Per quanto prevedibile alla luce della precedente giurisprudenza costituzionale in tema di interna corporis, la decisione della Corte costituzionale circa l’inammissibilità del conflitto di attribuzioni sollevato dai senatori del Partito democratico a seguito della compressione dei tempi parlamentari di esame della legge di bilancio, suscita comunque parecchia delusione.
La “disobbedienza” dei Sindaci come “intreccio” di doveri “diffusi” di difesa dei diritti?
La questione sollevata dalla “disobbedienza” dei Sindaci sul “decreto Salvini” comprende un profilo, ancora rimasto ai margini del dibattito tra i costituzionalisti e aperto invece al tema, oggi più che mai importante, dell’adempimento di doveri “internazionalmente imposti” ed “euro-unitariamente conformi”.
Ma cosa prevede davvero il “decreto Salvini” sull’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo?
Da Riace a Palermo: non tocca ai sindaci giudicare la costituzionalità delle leggi
«Anche le leggi del periodo nazista erano la legalità, ma è stato un dramma per l’umanità». Intervistato da Fabio Fazio nella trasmissione “che tempo che fa”, in onda su Rai 1 il 21 ottobre passato, il sindaco di Riace Domenico Lucano difendeva con queste parole la sua scelta di violare deliberatamente la legge, in nome di un più alto senso della giustizia: naturalmente la frase ha strappato un caloroso applauso.
Il discorso del Presidente Mattarella: la solidarietà non è “buonismo”
Il messaggio di fine anno del presidente Mattarella ha riscosso uno straordinario successo. Più di dieci milioni di telespettatori lo hanno ascoltato in diretta tv e numerosissime sono state le visualizzazioni sui social. Grande era la curiosità di sentire cosa avrebbe detto Mattarella sul modo in cui, nei giorni immediatamente precedenti, era stata approvata la legge di bilancio e sui contenuti di quest’ultima, ma anche sulle altre questioni centrali toccate, negli ultimi mesi, dagli interventi del Governo, prima fra tutte quella della sicurezza.
Il discorso del Presidente Mattarella: «L’Italia che ricuce» ai tempi della disunità nazionale
Un giorno qualche mio collega dovrà pensarci – visto che una ricerca di tal genere non mi risulta essere mai stata compiuta – ad assegnare una tesi di laurea o di dottorato sulle immagini del Paese (e dei caratteri dei rispettivi autori) che emergono dai messaggi di fine d’anno dei Presidenti della Repubblica pronunciati fino alla sua stesura, o forse il proposito potrà realizzarlo un brillante ricercatore in cerca di gloria e di carriera, o infine un vecchio professore che di storia costituzionale ne ha vista passare tanta (e allora chi scrive si candida alla bisogna).
Votare e rivotare fino ad approvare
Si fa in questi giorni – e giustamente – un gran parlare della violazione della dignità del Parlamento a seguito della procedura seguita per l’approvazione della legge di bilancio 2019. In un precedente mio intervento avevo indicato tra i responsabili dei cattivi precedenti parlamentari affermatisi nel tempo i Presidenti delle camere, eccessivamente schierati con la maggioranza di turno.