di Edmund Burke
Una ne pensa e cento ne dice. Ogni giorno Salvini deve “esternare” qualcosa, qualcosa che stimoli la “pancia” del suo elettorato (che, ricordiamo, è solo del 17.4%, anche se è in crescita: il che significa che – spietata matematica! – l’82.6% degli elettori non lo vuole, anche se sono in calo). L’ultima sparata è contro la lobby degli avvocati d’ufficio, perché si arricchirebbero grazie alla difesa degli immigrati “clandestini”. Immediata la risposta del Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Mascherin (pubblicata da Il dubbio in cui si trova anche un articolo di Giulia Merlo, corredato da dati che forse Salvini ignora).
Dice la legge che disciplina il funzionamento del Governo (art. 5 della legge 400 del 1988, ricordato da Fabio Ferrari in questo giornale), che il Presidente del Consiglio “concorda con i Ministri interessati le pubbliche dichiarazioni che essi intendano rendere ogni qualvolta, eccedendo la normale responsabilità ministeriale, possano impegnare la politica generale del Governo”. Conte ha concordato i messaggi endogastrici che Salvini indirizza alla pancia degli italiani? Il ministro della giustizia Bonafè ha espresso consenso alla linea di lotta contro gli avvocati d’ufficio, davvero una pericolosa masnada di approfittatori che affossa la giustizia? Qualcuno dovrà pure mettergli la museruola a Salvini, prima o poi, ora che abbiamo un Governo che esprime un indirizzo politico.