Mentre il Presidente della Camera Roberto Fico prosegue nella battaglia contro i vitalizi, da eliminare retroattivamente in malo modo e forse incostituzionalmente, con un provvedimento destinato a colpire soprattutto le vedove degli ex parlamentari che beneficiano della reversibilità di quel vitalizio, lo stesso Fico si dimentica di una ingiustizia più grande: quella del cumulo dei vitalizi di cui possono godere molti parlamentari.
Nella legge sui vitalizi che i 5 stelle vorrebbero approvare come primo atto del nuovo governo, non si parla del cumulo dei vitalizi. Di che si tratta? È presto detto: se un dirigente d’ azienda o un magistrato o un giornalista viene eletto in Parlamento, si mette in aspettativa non retribuita dal posto di lavoro, e può continuare a versare la sua quota (1/3) di contributi alla Cassa di provenienza, e la quota (2/3) che prima spettava al datore di lavoro passa a carico della Cassa di provenienza. E in questo modo il parlamentare continua a maturare la pensione da dirigente, giornalista, magistrato, ecc. ecc. insieme alla pensione-vitalizio da parlamentare.
Non basta: se un dirigente, magistrato, giornalista, ecc. ecc. è stato sindaco o consigliere regionale e poi parlamentare italiano, e successivamente parlamentare europeo, oggi ha diritto a “cumulare” più vitalizi e pensioni, al punto di arrivare a cumuli da 20-30 mila euro al mese.
C’è chi ha rinunciato volontariamente al cumulo accontentandosi del vitalizio più alto, ma sono casi rari.
Ecco, forse sarebbe il caso che il presidente Fico, mettesse mano prima che ai vitalizi, al cumulo dei vitalizi, semplicemente vietandolo per tutti i parlamentari.
Il vitalizio è fin troppo divertente la dichiarazione in proposito di Miccichè, Dice che sensa sarebbe a chiedere l’elemosina……ma va caca, buffone