di Antonio Ramenghi
Che l’ipotesi sollevata da Roberto Bin non sia proprio campata in aria (un possibile intervento della Corte dei Conti sulle spese sostenute da Veneto e Lombardia per il prossimo, inutile, referendum), lo dimostra il fatto che proprio oggi l’ex presidente della Generalitat di Catalogna, Artur Mas, capo del governo che autorizzò e finanziò la precedente consultazione referendaria per l’indipendenza della regione da Madrid, il 9 novembre del 2014, è convocato dal Tribunal de Cuentas assieme a una decina tra politici e dirigenti della sua amministrazione. Gli si imputa lo spreco di 5,5 milioni di danaro pubblico (interessi inclusi), di cui ora si chiede conto, soldi destinati, tra le altre cose, all’acquisto di 7.000 computer (come riporta El Pays di oggi). Proprio vero che tutto il mondo è paese! Siccome i privati cittadini non hanno lo strumento per contestare il cattivo uso del danaro pubblico, come dimostra il Tar Veneto, a ciò deve provvedere il giudice contabile.