La Contea di Santa Clara, la città di San Francisco e altre amministrazioni locali hanno fatto ricorso al giudice federale e hanno ottenuto una decisione che ha valore su tutto il territorio americano. La decisione del giudice del distretto del Nord California, William H. Orrick, ha sospeso la parte del decreto presidenziale che ordinava all’amministrazione federale di bloccare i fondi federali alle città “santuario” (che non accettano di perseguitare gli immigrati irregolari) applica per il danno irreparabile che tale misura può produrre, riservandosi la valutazione nel merito circa la costituzionalità di essa. Il dubbio di incostituzionalità del decreto però c’è. È infatti dubbio che il presidente possa bloccare il finanziamento delle amministrazioni locali (non vi sono precedenti), e il decreto sembra disporre contro la legge (il rispetto delle leggi in vigore è un limite invalicabile per gli executive orders); mentre è fin troppo evidente il danno che decisioni del genere possono provocare nel equilibrio di bilancio e nell’implementazione delle politiche pubbliche delle amministrazioni “punite”.
Al solito la reazione dell’amministrazione Trump è stata violenta. Annunciando il ricorso in appello alla Corte suprema si è denunciato “lo shopping di giurisdizione” che consente agli oppositori politici di scegliere un giudice – “non eletto” (i giudici federali sono infatti di nomina presidenziale!) – disposto a bloccare le decisioni presidenziali.
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