Cari lettori, auguri di buone feste e di un sereno 2017 che si annuncia denso di scadenze e impegni. Auguri e grazie per l’attenzione che ci avete riservato tanto da avere abbondantemente superato quota 50mila contatti in appena due mesi e mezzo dal nostro inizio. Un risultato che ci fa abbastanza contenti e che ci spinge a proseguire il nostro lavoro improntato, come abbiamo detto fin dall’inizio, alla presentazione dei vari argomenti attenendoci ai dati e ai fatti.
Come ho scritto nel primo editoriale, quale che sarebbe stato il risultato del referendum del 4 dicembre, con la chiusura di quelle urne il nostro lavoro non solo non sarebbe finito ma avrebbe trovato ampie praterie di intervento dei nostri valentissimi autori, che ringrazio anche a nome vostro.
E infatti già il mese di gennaio si presenta con scadenze decisive per il dibattito e le conseguenti scelte politiche. I due appuntamenti con le decisioni della Corte Costituzionale (sulla richiesta di referendum sui tre quesiti proposti dalla Cgil e sulla costituzionalità della legge elettorale Italicum) apriranno, quali che siano le decisioni della Consulta, nuovi fronti di approfondimento e confronto.
Altrettanti e non meno impegnativi appuntamenti attende la vita delle istituzioni regionali, a cominciare per esempio, degli annunciati-reclamati referendum autonomisti di Veneto e Lombardia.
Anche dalle istituzioni europee arriveranno decisioni da avvistare, spiegare e commentare.
Non ci mancherà il lavoro e il fatto che tanti cittadini, con il recente referendum, si siano avvicinati e in qualche caso anche appassionati a questi argomenti è un buon segnale che dice della crescente volontà di una partecipazione consapevole e informata. E siamo convinti che questa serva a spingere le istituzioni, politiche, giudiziarie, economiche a far meglio il loro lavoro.
Il nostro obbiettivo resta quello di aiutare i nostri lettori a farsi opinioni informate, anche nel confronto di posizioni diverse.
Buon Natale e buon 2017
Antonio Ramenghi