di Damiano Censi*
1. Il Problema. Nel 2017 il prof. Jo Ritzen, economista e più volte ministro, mi disse che se ci fosse stato un rallentamento nell’economia che avesse comportato un segno negativo del PIL italiano dello 0,5% per un periodo medio lungo (2-5 anni), o una contrazione più rilevante anche per un breve periodo (6 mesi-un anno), l’economia italiana non avrebbe retto e di concerto quella degli altri paesi europei. Il secondo scenario si è avverato e vari economisti si interrogano, in questi giorni, su dove reperire risorse per imprimere all’economia italiana una “spinta” anticiclica.
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