Fare dell’inutile il necessario:
la strana logica del presidente Zaia

di Roberto Bin
La stampa veneta (vedi Il Mattino di Padova o Il Corriere del Veneto) ha dato grande risalto al dibattito svolto all’Università di Padova tra il presidente del Veneto Luca Zaia e il ministro Enrico Costa. Al centro la questione del referendum deciso dalla regione, di cui già qui si è scritto. Merita riassumere i fatti.

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CORTE COSTITUZIONALE caso “Taricco”

Il 23 novembre udienza pubblica della Corte sul “caso Taricco” (rel. Lattanzi).

Nell’udienza si propone che la Corte costituzionale attivi i c.d. controlimiti per opporre i principi costituzionali a una decisione della Corte di giustizia in materia di evasione IVA che invita i giudici italiani a disapplicare in malam partem (cioè a danno del privato) la legge sulla prescrizione breve  quando siano in gioco interessi finanziari dell’UE. Leggi le ord. della Corte di Appello di Milano e della Cassazione.

ITALICUM: LA CORTE HA DECISO

Il comunicato stampa ufficiale della Corte costituzionale ci informa che:

  • È stata respinta la richiesta di dichiarare inammissibile il ricorso. Sarà interessante leggere le motivazioni che la Corte produrrà su questo punto, perché accettare di giudicare nel merito una legge mai applicata rischia di sovvertire le regole processuali a cui la Corte è strettamente legata;
  • È stata rigettata la censura sul premio di maggioranza al primo turno;
  • È stato dichiarato illegittimo il ballottaggio al secondo turno, che quindi viene “cancellato” dalla legge elettorale;
  • È stata dichiarata illegittima la disposizione che consentiva al capolista eletto in più collegi di scegliere a sua discrezione il proprio collegio d’elezione. La scelta sarà determinata dal sorteggio.

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Italicum alla Corte Costituzionale:
incrociamo le dita per oggi?

di Roberto Bin

Oggi l’udienza pubblica alla Corte costituzionale sulla legge elettorale, il c.d. Italicum. La politica e la stampa si aspettano un’indicazione su quale disciplina elettorale usare per le prossime elezioni: qualcuno pensa che la Corte riscriverà la legge, ovviamente sfornando una disciplina auto-applicativa (non si può restare senza una legge con cui andare al voto, sarebbe messa a rischio la democrazia), qualcuno pensa invece che l’Italicum la faccia sostanzialmente franca.

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CORTE COSTITUZIONALE
…e adesso l’Italicum, con due nuove questioni

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Il 24 gennaio 2017 l’attesa udienza sull’Italicum. Il comunicato la Corte costituzionale fa sapere che alle ordinanze dei tribunali di Messina, Torino, Perugia, si sono aggiunte quelle dei tribunali di Trieste e Genova) che introducono anche questioni nuove: saranno tutte discusse assieme nella stessa udienza. Probabilmente la sera stessa verrà diramato un comunicato stampa con la decisione. Perché l’attesa per la pronuncia della Corte sia eccessiva e forse inopportuna è spiegato nei contributi di F. Ferrari, A. Morelli e R. Bin.

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La Corte Costituzionale può introdurre
con una sentenza il ricorso
diretto di costituzionalità delle leggi?

di Roberto Bin

I partiti politici, dimostrando una volta di più la loro ignavia, attendono la sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum per capire se è proprio necessario fare una nuova legge per andare alle elezioni. “Che gent’è che par nel duol sì vinta?” chiedeva Dante a Virgilio, contemplando appunto gli ignavi.

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