di Giovanni Di Cosimo
Si sa che il legislatore italiano non è esattamente un modello di coerenza e precisione. L’ennesima conferma viene da una vicenda che riguarda il finanziamento del diritto allo studio universitario.
di Giovanni Di Cosimo
Si sa che il legislatore italiano non è esattamente un modello di coerenza e precisione. L’ennesima conferma viene da una vicenda che riguarda il finanziamento del diritto allo studio universitario.
di Glauco Nori*
Le sentenze della Corte Costituzionale in materia di legge elettorale registrano qualche vuoto di motivazione, come per esempio la sentenza n. 35/2017, perché su questioni di principio una motivazione troppo dettagliata può complicare le cose più che semplificarle. Ma a complicare le cose in tema di leggi elettorali e rappresentatività è la crescente astensione al voto. Vediamo perché.
di Roberto Bin
Donald ci ha ormai abituati da tempo, anche se ne è trascorso ben poco dal suo insediamento. Homer Simpson non avrebbe fatto di meglio. Le sue minacce contro i clandestini; le sue ordinanze che vietano l’ingresso negli USA ai cittadini di paesi musulmani, emanate senza badare ai vincoli che gli derivano dalle leggi e dalla Costituzione;
di Andrea Guazzarotti*
L’ondata estiva ci ha portato di nuovo a riflettere sul pericolo di un rigurgito fascista in Italia (v. il disegno di legge Fiano e lo stabilimento balneare neofascista di Chioggia). I dibattiti giornalistici più elevati accreditano la tesi di un’Italia che non ha mai veramente fatto i conti con il proprio passato, compreso quello coloniale (rispetto al quale, fondamentali sono gli studi di Angelo Del Boca).
di Dario Morelli *
Non è consueto discutere di novità normative in tema di nazi-fascismo. Ma nell’estate 2017, una tra le più calde di sempre, succede anche questo. Il 10 luglio è cominciata infatti alla Camera dei deputati la discussione della proposta di legge per l’introduzione dell’articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista (anche detta P.D.L. Fiano, dal cognome del suo primo firmatario).
di Roberto Bin
(su Cassazione, sez. I penale, sent. 32405/2017)
Vi ricordate la polemica sulla sentenza della Cassazione che aveva richiesto alla giudice di sorveglianza di Bologna di meglio valutare e argomentare il provvedimento con cui aveva rigettato la richiesta di Riina di interrompere la detenzione in carcere in regime di 41 bis per terminare dignitosamente la sua vita?
di Lucia Risicato *
Con imbarazzante ritardo sulla Convenzione di New York del 1984 l’Italia ha approvato in via definitiva due distinte fattispecie incriminatrici in tema di tortura: l’art. 613 bis c.p., che descrive – come vedremo – una sorta di reato abituale, e l’ancora più improbabile art. 613 ter sull’istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura.
di Massimo Cavino
«Non sei un cavallo!». Vi ricordate la straordinaria interpretazione di Gian Maria Volonté nell’ “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri? L’anarchico interrogato e costretto alla scelta se rimanere in ginocchio per ore, senza poter appoggiare le mani al suolo (Non sei un cavallo!), o bere un litro di acqua salata.
di Roberto Bin
Una recente decisione della Grande Sezione della Corte di Giustizia UE (sent. 27 giugno 2017, in causa C-74/16) afferma che “un’esenzione fiscale di cui beneficia una congregazione appartenente alla Chiesa cattolica per opere realizzate in un immobile destinato all’esercizio di attività prive di finalità strettamente religiosa, può ricadere sotto il divieto enunciato dall’articolo 107, paragrafo 1, TFUE se, e nella misura in cui, tali attività siano economiche”.
di Giovanni De Plato
Per lo psicoanalista seducente Massimo Recalcati, Renzi è un oggetto significante performante di desideri. Per il segretario del Pd Matteo Renzi, Recalcati è un fine dicitore di miti e metafore che colpiscono i cuori e abbagliano le menti.
di Roberto Bin
In alcuni canti precedenti (in particolare il canto secondo) si era dato conto della triste sorte degli executive order con cui Trump intendeva bloccare l’ingresso negli Stati Uniti a chi proviene da Stati a prevalenza islamica, provvedimenti che si sono incagliati, uno dopo l’altro (vedi anche i canti terzo e quinto), negli scogli della giurisdizione ordinaria.
Utilizziamo cookie (tecnici, statistici e di profilazione) per consentire e migliorare l’esperienza di navigazione. Proseguendo con la navigazione acconsenti al loro uso in conformità alla nostra cookie policy. Sei libero di disabilitare i cookie statistici e di profilazione (non quelli tecnici). Abilitandone l’uso, ci aiuti a offrirti una migliore esperienza di navigazione. Cookie policy
Questo accade perché la funzionalità/contenuto “%SERVICE_NAME%” impiega cookie che hai scelto di disabilitare. Per porter visualizzare questo contenuto è necessario che tu modifichi le tue preferenze sui cookie: clicca qui per modificare le tue preferenze sui cookie.