di Roberto Bin
“Great win in Montana!” ha commentato Trump la vittoria del repubblicano Greg Gianforte nelle elezioni per il seggio vacante nella Camera dei Rappresentanti, senza aggiungere parola su ciò che aveva reso famoso Gianforte solo poche ore prima.
Gianforte è diventato universalmente noto per aver scaraventato per terra un giornalista del Guardian, Ben Jacobs, negli ultimi giorni della campagna elettorale. Gianforte si è poi scusato davanti ai suoi elettori, che lo hanno ovviamente perdonato e applaudito gridando: “ti perdoniamo”.
Da Trump non una parola di biasimo, invece. Da parte sua, il Governatore del Texas, Gregg Abbott, ha scherzato in pubblico sullo sparare ai giornalisti. Aveva appena promulgato una legge che abbassa le tasse sul porto d’armi e, in un poligono di tiro, stava dando prova della sua ottima mira. Anche lui poi si è scusato.
Il leader repubblicano al Congresso, Ryan e e quello democratico, Pelosi, hanno invece denunciato il comportamento di Gianforte. Nancy Pelosi ha dichiarato che Gianforte è un emulo di Trump. con ciò dimostrando il fastidio che i comportamenti di Trump e emuli creano nelle fila democratiche. Ma anche i leader del partito repubblicano ormai prendono le distanze (per esempio, sul licenziamento di James Comey da direttore del FBI e sui rapporti di Trump con la Russiahttp://www.npr.org/2017/05/16/528600126/republicans-restrained-in-response-to-trump-intelligence-sharing-with-russia), e il futuro di Trump si fa piuttosto buio.
* Innocenzo M. Fioravanti, Giardino poetico: nuove rime, 1682
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